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Il prof. Semin legge alcuni passi del diario della Carazzolo
recensione del libro
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In questi giorni in cui si parla di "ricostruire" la storia degli anni della seconda guerra mondiale, di dignità dei repubblichini, mescolando e confondendo in un grande calderone opportunista e propagandistico, chi ha combattuto per liberare l'Italia dal regime dittatoriale fascista e dall'occupazione tedesca con chi questa appoggiava, le parole di chi ha vissuto quegli anni in prima persona, Maria Carazzolo, raccontate in un diario curato da Francesco Selmin.
E' una giovane ragazza di Montagnana che racconta degli attacchi dei partigiani, dei rastrellamenti tedeschi, della paura e della fatica a identificare con il nemico chi fino a poco prima era accolto come amico, chi ha mani, braccia, volto di un padre.
E ancora è necessario ricordare le leggi razziali emanate dal fascismo, le norme che consideravano i cittadini italiani di religione ebraica degli stranieri, i rastrellamenti nei nostri paesi e le reclusioni nel campo di prigionia di V0' per poi essere deportati ad Auschwitz.
Uno storico che ci racconta la verità per aiutarci a capire, per ricordare, perché questo non si ripeta ancora.
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La musica è sempre un piacevole intermezzo
recensione del libro
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Elisabetta Bilei è venuta a trovarci per la seconda volta.
Il suo nuovo libro racconta la vita di una giovane coppia, Claudia e Francesco, del loro amore, dei loro amici e del desiderio a lungo coltivato e disatteso di avere un figlio.
La storia è raccontata dalla bimba che viene infine concepita e che, dal ventre di Claudia, partecipa alla vita dei genitori, alle loro paure, alle loro gioie.
La giovane autrice sa catturare l'attenzione della platea leggendo alcune pagine del suo romanzo breve e ci conduce a conoscere questi due futuri genitori, così come lentamente li conosce la loro figlia, facendoci diventare partecipi della loro storia.
Con il suo sorriso e accompagnata dalla musica e dalle canzoni del suo inseparabile fidanzato, riesce anche a stemperare la forte emozione dell'epilogo che sorprende e colpisce i ragazzi.
Brava Elisabetta, la tua seconda opera non delude!
Aspettiamo di leggere il tuo prossimo libro.
Approposito, salutaci Moccia!.
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La prof.ssa Peterlongo presenta l'autore Giovanni Montanaro ai ragazzi nell'auditorium della scuola.
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Giovanni Montanaro, giovane autore veneziano, è laureato in giurisprudenza e attualmente impegnato nel praticantato in uno studio legale.
La stesura del suo primo libro è stata molto articolata: inizialmente si trattava di un racconto lungo nel quale era principalmente interessato a sviluppare la relazione affettiva tra due ragazzi. La storia si svilupava tra Venezia, città d'elezione per l'amore e sua città natale, e la Norvegia da cui era si era lasciato affascinare durante un viaggio.
Contattato da una casa editrice con la richiesta di sviluppare il racconto in un romanzo, si è impegnato nella ricerca storica, documentandosi per affrontare il tema, sia musicale che bellico, attorno al quale ruota la storia d'amore.
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La prof.ssa Peterlongo presenta i giovani autori accompagnati dal dott. Luca Fiorini responsabile del premio.
Il dott. Fiorini presenta il premio
Cecilia Fabris Mattia Nicchio
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Il racconto di Cecilia Fabris "Non vi fu mai per me un piacere più grande" è ambientato nell' abazia di Sankt Florian, dove un giovane monaco brulone trova il suo piacere nel modificare le storie che deve ricopiare con grande pazienza. Il lavoro di per sè potrebbe solo arrecare piacere a lui se una sua pergamena non venisse ritrovata ai giorni nostri, e quello che lui ha scritto non diventasse attendibile "storia" per uno studioso tedesco contemporaneo.
Il racconto di Mattia Nicchio "Muri sottili"è una piccola storia attuale vissuta in un condominio dai muri di carta che ti fa entrare nella vita degli altri, senza però riuscire ad avere rapporti se non buongiorno o buonasera, con le persone delle quali conosci praticamente tutto. Il racconto ci parla di un'anziano pensionato e della sua vita limitata ad ascoltare il vivere degli altri che improvvisamente ad una scampanellata insistente decide di aprire la porta.
I concorso letterario CAMPIELLO GIOVANI è riservato ai giovani tra i 15 e i 22 anni per la stesura di un racconto a tema libero in lingua
italiana.
Si partecipa presentando un lavoro singolo di max. 25 cartelle entro il 20 dicembre.
Tutte le informazioni al sito
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Ed ecco coinvolta Giada, che scrive più racconti contemporaneamente; una scoperta per noi e per lei la scoperta del Campiello Giovani e la possibilità di veder pubblicato il suo lavoro.
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